Il progetto sul “Bio dà dò ” nasce dal simbolico anniversario dai miei 8 anni di periodo artistico iniziato nel 2007,
che nel tempo si è evoluto e trasformato con idee e ideazioni inedite.
Il “ Bio dà do” assume un significato metaforico speciale, perché quando ho iniziato la mia “sfida” nel mondo dell’arte, per me è stato tentare la fortuna al gioco: da qui il “Bio dà dò” è diventato il Dado della fortuna, che mi ha portato fortuna e che mi auguro continui a portarmene. Diciamo che mi sono sentito “baciato dalla fortuna” e continuo a sentirmi tale, nel fare arte, con appassionato slancio. Il materiale utilizzato per la realizzazione,
è la terra cruda in svariate tonalità e sfumature, con diverse possibilità di combinazioni.
La scelta del materiale non è casuale, in quanto la terra cruda nella sua origine, è assolutamente naturale e quindi la associo alla fortuna, che in modo altrettanto naturale e spontaneo mi è arrivata, diventando artista autodidatta.
I dadi cromati, applicati con la funzione di numerazione del dado, sono in acciaio inox
e donano un brillante effetto luminoso, generando un suggestivo impatto visivo e d’insieme.
Il “ Bio dà dò” può essere concepito come un oggetto d’arte e di design artistico e d’arredo e può essere inserito in qualunque contesto, dal moderno all’antico, poiché si armonizza perfettamente con quanto lo circonda.
Inoltre, voglio pensarlo anche per la sua denominazione di “Bio dà dò” come un virtuale talismano portafortuna, che io auspico possa arrivare ovunque viene collocato a chiunque lo possieda, come per magia…
La numerazione, unica ed esclusiva del “ Bio dà dò” va da 1 a 30, perciò si può dire fortunato chi lo avrà…